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CILA Roma, Costo CILA, Tempi cila al SUET, Preventivo

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Benvenuto nel sito CILA Roma, se siete arrivati qui è perchè avete bisogno di presentare la comunicazione inizio lavori asseverata e state richiedendo vari preventivi. Il nostro studio è specializzato in pratiche cila in tempi rapidi garantendo sempre la massima professionalità. Ci troviamo nella zona EUR-Torrino in Via Beato Battista Spagnoli 29-31 ma svolgiamo il nostro servizio cila in tutto il territorio del Comune di Roma e Provincia. L’idea è quella di garantire ai nostri clienti la massima qualità nei risultati a costi contenuti. Il sito https://cila-roma.com nasce dall’idea del Geometra Luigi Cireddu operante gia da molti anni nel territorio di Roma, la sua esperienza e e quella dei suoi collaboratori, riesce ad ottimizzare i costi della cila e le tempistiche di presentazione.

Scrivici per un preventivo gratuito CILA a Roma un tecnico risponderà in brevissimo tempo alla vostra richiesta

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Che cosa è la cila?

La cila acronimo di comunicazione inizio lavori asseverata è stata introdotta nel 2010 con la legge n.73. Inserita nella normativa edilizia è uno strumento ideato per snellire le autorizzazioni ed i permessi rientranti in edilizia libera. Infatti prima della cila esisteva la dia (denuncia inizio attività), con la dia bisognava attendere 30 giorni di silenzio assenso prima di iniziare i lavori, con la cila appena ottenuto il protocollo dal Comune di Roma i lavori possono iniziare già il giorno dopo.

Per quali opere serve presentare la cila a Roma?

Le opere che vengono autorizzate tramite cila sono quelle definite, nel testo unico dell’edilizia D.P.R. 380 del 2001, di manutenzione straordinaria. La comunicazione cila viene presentata la maggior parte delle volte per ristrutturare un’abitazione, negozio o laboratorio, infatti con la cila si può autorizzare lo spostamento delle pareti interne purchè non sia strutture portanti. Di seguito riportiamo un elenco non esaustivo delle opere per cui serve presentare una cila a Roma:

  • la modifica degli spazi interni ovvero lo spostamento di pareti divisorie non portanti;
  • l’apertura, chiusura o spostamento di porte ed infissi interni;
  • rifacimento dell’impianto elettrico;
  • ristrutturazione di un bagno;
  • creazione di nuovi vani interni;
  • spostamento della cucina e costruzione dell’angolo cottura in soggiorno.

Chi presenta la CILA?

La cila deve essere presentata dal proprietario dell’immobile ed un tecnico incaricato come progettista asseverante. Il tecnico può essere geometra, architetto o ingegnere. Per potere presentare la pratica edilizia è necessario che ci sia l’iscrizione al portale dei servizi online del Comune di Roma e il possesso di firma digitale da parte del tecnico incaricato. Il progettista si occupa della compilazione online di tutti i moduli richiesti dal comune di Roma, delle asseverazioni, di allegare i grafici di progetto è di inserire la ditta che svolgerà le opere della cila.

Dove si presenta la comunicazione inizio lavori asseverata a Roma?

La comunicazione cila a Roma si presentava a mano fino al maggio 2016, in seguito fino ad oggi le pratiche cila si devono spedire obbligatoriamente online attraverso la piattaforma SUET. Il suet (sportello unico edilizia telematico) riceve la richiesta della cila e rilascia la ricevuta di protocollo utile per poter iniziare i lavori.

Quanto dura la cila una volta presentata?

Una volta ottenuto il protocollo dal municipio di competenza la cila dura tre anni, prima della fine di questo lasso temporale bisogna presentare il fine lavori della comunicazione al comune di Roma, pena la decadenza del titolo stesso.

La cila per le detrazioni fiscali ristrutturazione

La pratica CILA a Roma è necessaria per poter usufruire delle detrazioni fiscali al 50% per ristrutturazione, infatti per un tetto massimo di € 96.000,00 è possibile portare in detrazione la metà di quanto speso in 10 anni. Presentando la cila è possibile fare i cosi detti bonifici parlanti alla ditta dei lavori e a fine lavori richiedere la detrazione fiscale per ristrutturazione dal commercialista o al CAF.

Quanto costa la cila nel Comune di Roma?

I diritti di istruttoria cila nel comune di Roma sono fissati in € 251,24 a cui si deve aggiungere l’onorario del tecnico progettista. La reversale è si può pagare online tramite il portale SIRIWEB dal quale è possibile scaricare anche un bollettino precompilato pagabile in qualsiasi ricevitoria abilitata al pago PA.

Sanzioni CILA a Sanatoria:

Sulla base di quanto disposto dall’art. 6 comma 7 del DPR n. 380/2001 La mancata comunicazione dell’inizio lavori a Roma ovvero la mancata trasmissione della relazione tecnica comporta il pagamento di una sanzione (cila a sanatoria) pecuniaria:

  1. le comunicazione inizio lavori asseverata ai sensi dell’art. 6 comma 2 lettera a), in sanatoria possono essere presentate per opere già eseguite e comportano la sanzione per la sanatoria pecuniaria a Roma e’ pari a 1000,00 euro;
  2. le cila ai sensi dell’art. 6 comma 2 lettere a), in sanatoria possono essere presentate spontaneamente per opere in corso di esecuzione e comportano la sanzione pecuniaria pari a 333,00 euro.

I requisiti igienico sanitari da rispettare nel progetto della cila a Roma

Quando si deve presentare una cila al comune di Roma, bisogna tener conto il rispetto di alcuni requisiti per il dimensionamento e l’aereazione delle stanze. Il regolamento d’igiene comunale descrive abbastanza chiaramente cosa si può fare e con quali dimensioni. Molte volte ci sentiamo dire devo creare uno studiolo o devo costruire un ripostiglietto. Purtroppo non sempre è fattibile dare destinazioni d’uso se le stesse stanza non rispettano quanto scritto nel regolamento d’igiene. Con questo piccolo elenco di alcuni dimensionamento vogliamo dare un’idea di quello che è ammesso a Roma e le rispettive dimensioni, ovviamente non ci sostituiamo alla verifica di un tecnico esperto, quindi:

  • le stanze da letto non possono essere inferiori a 9,00 metri quadri;
  • la cucina non può essere inferiore a 15,00 metri cubi;
  • un ripostiglio con finestra non può superare i 4,00 mq;
  • ogni stanza deve avere una superficie finestrate superiore ad 1/8 della superficie calpestabile;
  • non esiste la destinazione studio;
  • sono ammessi bagni ciechi purchè con aerezione forzata;
  • le stanze da letto non possono affacciare in chiostrina;
  • l’altezza interna non può essere inferiore a 2,70 metri lineari, solo nei bagni, ripostiglio o corridoi è ammissibile un’altezza minima di 2,40 metri.

Il progetto della cila a Roma nei grafici deve rispettare i requisiti sopra descritti, pena la possibile nullità della comunicazione o richiesta di modifica da parte dei tecnici del municipio.

Presentazione del fine lavori di una cila al suet di Roma

Il tecnico incaricato come progettista nel suo portale suet avrà a disposizione, come anche il capofila una timeline, che indica il termine ultimo per presentare il fine lavori e collaudo della cila. Sempre con una procedura guidata cliccando sul tasto ”fine lavori e collaudo” si compila il modulo da inviare al comune di Roma. La documentazione richiesta per presentare un collaudo e fine lavori alla cila è la seguente:

  • la variazione catastale, con la ricevuta di avvenuta registrazione e la planimetria catastale. La procedura DOCFA più comune usata dopo una cila è la diversa distribuzione spazi interni;
  • il formulario di avvenuta consegna dei rifiuti a discarica autorizzata, solo se nella cila sono previste opere di demolizione e ricostruzione;
  • l’attestato di prestazione energetica, se l’intervento riguarda opere di riqualificazione energetica.

CILA e pareri ad enti, sovrintendenza capitolina e Roma natura

Per le opere rientranti in CILA solitamente non bisogna presentare nessuna richiesta di parere preventivo, in quanto i lavori interni in una casa non necessitano di nulla osta. Se l’immobile oggetto di CILA ricade in area vincolata ed è obbligatorio avere un nulla osta è possibile richiederlo direttamente dal SUET.

Se la cila è in corso d’opera prima di riprendere i lavori bisogna attendere il nulla osta a procedere. Nella cila a sanatoria invece il perfezionamento della pratica si potrà dire concluso al rilascio del parere dall’ente interessato.

La variazione catastale a seguito di cila è obbligatoria?

Se nei lavori di ristrutturazione della casa è previsto lo spostamento di tramezzi interni (non su strutture portanti), è obbligatorio presentare con la comunicazione di fine lavori, la variazione catastale. L’aggiornamento della planimetria catastale è infatti richiesto dall’agenzia delle entrate ogni volta che si modifica la planimetria catastale presente negli archivi del catasto. Quindi per fare un discorso semplice è sempre obbligatoria la variazione catastale quando:

  • c’è una nuova disposizione interna
  • si costruisce un secondo bagno
  • si crea un angolo cottura al posto della vecchia cucina
  • facciamo una camera o cameretta in più
  • costruiamo una cabina armadio in camera

Quanto sopra scritto sono solo degli esempi, non esaustivi, ma abbastanza completi di quando risulta obbligatorio comunicare la nuova planimetria catastale dopo la ristrutturazione della casa.

La nostra offerta CILA a Roma

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Eccoci arrivati a cosa forse più ti interessava quando sei entrato in questo sito, la nostra offerta CILA a Roma. Grazie alla nostra esperienza nel settore delle pratiche edilizie riusciamo a garantire un prezzo contenuto della comunicazione inizio lavori asseverata. Offriamo a chi ci contatterà tramite contact form o tramite telefono un costo per la pratica a partire da € 500,00 esclusi i diritti di istruttoria del comune di Roma.

Ti serve anche la variazione al catasto insieme alla pratica edilizia? Non c’è nessun problema ti garantiamo un prezzo cila e variazione catastale da € 650,00 esclusi i diritti di istruttoria del Comune € 291,24 ed € 50,00 diritti catastali. Contattaci per avere subito il tuo preventivo per la cila.

Ci teniamo a precisare che ci riserviamo di valutare le opere che dovete fare prima di elaborare il giusto preventivo, quindi per alcuni interventi e per appartamenti al di sopra dei 150,00 metri quadri il costo della comunicazione potrebbe leggermente variare.

Problemi che vengono segnalati nella presentazione della  CILA al SUET

  • immobile con più di un subalterno:  è stata inserita la possibilità di inserire dati catastali multipli, ma inizialmente non c’era questa possibilità, ma secondo me era sufficiente inserire anche solo un subalterno;
  • se la ditta ha sede all’estero, esiste nella tendina della provincia la dicitura “estero” da usare se del caso;
  • nei municipi che sono risultati dalla fusione di due “ex” municipi, potreste non trovare, nella procedura per le reversali, la dicitura per i lavori edilizi, in questo caso dovete cercarla nell’altro municipio accorpato;
  •  in alcuni casi c la CILA completata ed inviata veniva segnalata con la dicitura “scelta esito”: questo sembra sia un refuso del sistema, che poteva avvenire quando si indicava la data di inizio lavori o altri casi particolari;
  • se avete la necessità di procedere a nuovi tipi progettuali in sostituzione degli originali, la procedura più corretta è quella di inviare una comunicazione formale con allegati i nuovi disegni. Sconsigliato: la procedura non può essere utilizzata  per presentare una variante alla CILA presentata ma bisogna protocollare un’altra pratica al SUET;
  • variante cila: la procedura di fatto non esiste più, perché secondo la nuova legge nazionale non sarebbe più prevista la possibilità di fare una variante in corso d’opera se non con SCIA, DIA o PdC. Ciò comporta che se in opera sono state fatte delle variazioni urbanisticamente significative, bisogna fare una NUOVA CILA pagando per intero i diritti di segreteria. La vecchia CILA può rimanere ed essere abbandonata;

Ultimo consiglio utile per una pratica cila a Roma

Ricordiamo che non è una procedura accettabile il riprodurre le varianti solo sul catastale a fine lavori: se le varianti incidono sulla posizione dei tramezzi e/o delle porte, bisogna fare una nuova CILA in sostituzione della precedente. A maggior ragione se le opere in variante rientrano nel campo di applicazione di un titolo superiore, bisogna fare una nuova istanza. Non è nemmeno contemplata la possibilità di presentare dei “tipi in sostituzione”.